Il Festival
Sei mesi di iniziative e una rete sempre più ampia: Alter Art, Festival di danza, teatro, musica, arti visive e welfare ambientale, torna con tante novità e un programma ricchissimo e interessante.
‘Be Nomad’ il tema dell’edizione 2024, organizzata come sempre da Ijshaamanka con il sostegno della Comunità Europea e la collaborazione della Regione Marche, del Ministero della Cultura, Comune di Pergola, Liceo scientifico di Pergola, Liceo artistico di Fabriano, Confcommercio Marche Nord, Bcc Pergola Corinaldo.
Il Festival partirà il 3 febbraio e a fine giugno e nel mese di luglio, come negli anni passati, farà tappa nel centro storico di Pergola.
“L’edizione 2024 di Alter Art Festival rappresenta per noi – spiega la direttrice Monia Mattioli – il completamento degli obiettivi che ci eravamo preposti 3 anni fa, quando nasceva l’idea di un festival multidisciplinare che potesse rispecchiare la visione di una comunità in crescita e in dialogo continuo”.
L’unione fa la forza: “Arte, scienza, cultura, per una nuova sostenibilità ambientale e un programma che coinvolge tutta la rete di soggetti con i quali abbiamo attivato una collaborazione pluriennale; una rete costituita da organizzazioni culturali e sociali nazionali ed Europee, istituzioni pubbliche locali, regionali, nazionali ed europee, scuole secondarie e superiori di 2 provincie; tutti al lavoro ancora insieme in questa nuova edizione per contribuire allo sviluppo di una politica culturale e sociale che miri all’integrazione delle diversità, ma anche al rispetto dell’ambiente naturale con le sue biodiversità”.
Fondamentale ancora una volta il supporto a livello europeo: “Grazie al sostegno dell’Europa abbiamo potuto realizzare un altro sogno e inaugurare, nei pressi di Pergola, un nuovo centro di residenze artistiche: ‘A.R.Y.A.’. A partire da febbraio, all’interno di una Yurta situata nel verde di un bosco in collina, di fronte all’Appennino nord marchigiano, ospiteremo artisti in residenza provenienti da più parti d’Italia, ma anche da 6 paesi Europei e ancora dal Buthan e dall’Africa”.
A.R.Y.A. – Residenze Artistiche in Yurta Appenninica, di fatto diviene un ulteriore spazio per il Festival Alter Art, che assieme al Teatro Angel Dal Foco di Pergola, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di Santa Maria in Piazza e piazza Garibaldi a Pergola potrà così offrire esperienze immersive su temi legati alla Natura e alla Biodiversità a chi parteciperà a laboratori, performances e letture previsti in programma.
“Il tema che abbiamo scelto per l’edizione 2024 è ‘Be Nomad’, ossia ‘essere nomadi’, perché l’idea di sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio come il nostro viene proprio dalla capacità dare spazio al movimento fisico, ma anche a quello mentale. Questa edizione del festival sarà quindi anche uno spazio di riflessione e di dialogo, uno spazio di integrazione per le diversità.
Riflessioni, dialoghi, processi di integrazione sociale facilitati dall’immersione in ambienti e paesaggi naturali, luoghi e territori in cui l’identità culturale della storia è ancora presente tra le persone che li abitano, una comunità che, a differenza da quello che si vuol fare credere, è in grado di accogliere l’altro, il diverso da sé. Una comunità che nel rispetto delle diversità riesce a ritrovare se stessa”.
Con questa premessa il festival presenta artisti e professionisti che ci faranno riflettere sulle influenze tra arte, scienza e cultura che hanno plasmato la storia della danza e della cultura in Europa negli ultimi 50 anni.
Gli artisti ospiti di questa edizione, provenienti da Europa, Asia ed Africa, daranno vita a incontri transculturali attraverso nuove forme di espressione nella danza e nell’arte.
“Il linguaggio di cui sono fatte la danza e il teatro – passi, gesti, avvenimenti, processi e riti – viene mostrato accanto i suoi materiali: corpi, luce, colore, tessuto e voce. Gli effetti di questo linguaggio vanno oltre il suo valore estetico e si estendono allo sviluppo sociale, culturale e politico delle società moderne. Vi aspettiamo per farne pratica insieme”.